LEGGO – F. BALZANI – Ieri l’accordo di massima, domani l’annuncio ufficiale: è bastata un’ora a Zeman per dire sì a Baldini e alla Roma.
Il dg giallorosso e il boemo si sono incontrati in gran segreto ieri a pranzo al Golf Country di Miglionico, in provincia di Chieti, per parlare in tutta tranquillità a arrivare finalmente alla fumata bianca che anticipa di qualche ora la firma tanto attesa
. «E’ vero ci siamo visti, dobbiamo riparlarci ma io non do scadenze», ha dichiarato Zeman, dopo aver comunicato al presidente Daniele Sebastiani la sua decisione. Il boemo ha accettato l’offerta della Roma e mancherebbe solo un ultimo dettaglio sulla durata del contratto: il tecnico lo vuole annuale, la Roma biennale.
Per il resto l’accordo è totale: Zeman potrà portare 2 membri del suo staff (il vice e l’addetto al recupero infortuni) e ha ricevuto la garanzia di un mercato importante, ma non dispendioso. Un aspetto, quest’ultimo, che avrebbe allontanato l’altro grande candidato, Villas Boas.
Da Trigoria però filtra un’altra ipotesi: il portoghese avrebbe infatti richiesto alla Roma l’allontanamento dello zoccolo duro di uno spogliatoio ritenuto pericoloso (Totti in primis). Una richiesta bizzarra che ha fatto naufragare quella che è stata per mesi la prima scelta della Roma e che ha orientato definitivamente le attenzioni su Zeman anche se Sabatini smentisce: «Noi non facciamo scelte di ripiego. La Roma è una grande società, molto ambita quindi non siamo nella necessità di prendere una seconda scelta».
Il ds è stato chiaro anche sull’imminenza dell’accordo con Zeman: «Le percentuali che arrivi sono rilevanti. Entro 3-4 giorni saprete tutto. Il boemo rappresenta un segnale di continuità col progetto e col gioco di Luis Enrique». A chi gli chiede se la scelta di Zdengo sia arrivata per accontentare la piazza giallorossa, Sabatini risponde stizzito: «Sarebbe una scelta a prescindere da qualsiasi umore della piazza ma basata su convinzioni tecniche ben precise».
L’accordo con Zeman fa calare definitivamente il sipario anche su altri due candidati (Montella e Bielsa) e su un fantomatico mister X straniero contattato in conference call. «Vincenzo è stato un ottimo candidato ma noi ci basiamo sulle caratteristiche delle persone che abbiamo interpellato e queste devono rispondere alle esigenze del club. Un giorno svelerò il motivo per cui abbiamo rinunciato a lui. Bielsa? E’ vero, ci abbiamo parlato. Aveva un profilo giusto così come altri che abbiamo sentito». L’ultimo, in ordine di tempo, è stato proprio Zeman che entro domani varcherà di nuovo i cancelli di Trigoria per una firma attesa da tredici lunghi anni.
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