CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – Al suo ritorno a casa, sabato sera, dopo la giornata che aveva segnato il suo esonero dal ruolo di allenatore della Roma, Zeman ha trovato una sorpresa. Un gruppo di tifosi era andato lì per salutarlo e rendergli omaggio. (…)
SCAMBIO – Invece no, e allora è andato un piacevole scambio di battute tra i tifosi che chiedevano delucidazioni sull’accaduto e sulle cause che avevano portato alla separazione e l’allenatore che si è concesso tra foto, autografi e sorrisi. «Siamo dispiaciuti per come è andata…» gli hanno fatto notare. E Zeman ha risposto proprio come aveva fatto tramite il suo sito pochi minuti prima: «Voi dispiaciuti? Io lo sono di più» . Un ragazzo gli ha parlato dei bei ricordi legati alla festa che andò in scena l’estate scorsa a Trigoria per il suo ritorno alla Roma: «Erano altri tempi quelli…» ha risposto Zeman. Che poi ha chiuso scagionando quei tifosi:«Tranquilli, voi con l’esonero non c’entrate» .
SORRISI – Il clima della chiacchierata è leggero, piacevole. Ci sono risate e battute. Quando gli hanno detto che era stato esonerato? «Oggi» risponde l’ex tecnico giallorosso, che a metà giornata aveva saputo della decisione della società prima di leggere l’sms dei dirigenti che lo informavano di averlo «sollevato dall’incarico» . (…) Poi, però, risponde, anche se si limita a una spiegazione vaga, forse per timore di incappare in qualche dichiarazione “pericolosa”: «Ma sono altre situazioni, altri pensieri… Diciamo che potevamo fare meglio» . Il gruppo di tifosi è curioso e chiede a Zeman se i giocatori lo hanno chiamato per salutarlo: «Alcuni» .
CURIOSITA’ – L’incontro, prima dei saluti e del ritorno a casa di Zeman, si chiude con una richiesta presentata quasi come fosse un allarme, un pericolo cui nessuno dei presenti vuole andare incontro. «Mister, mica smetterà di allenare…» . Come per magia appare il ghigno classico del boemo, che in un attimo tranquillizza tutti: «Smettere? Mi devono sparare».