Zola: “Totti è ancora uno dei migliori”

Zola: “Totti è ancora uno dei migliori”

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Intervenuto sulle frequenze di Centro Suono Sport, Gianfranco Zola ha concesso una lunga intervista. L’ex fantasista del Chelsea ha parlato del suo passato da calciatore, del suo presente da allenatore e anche della Roma:

Il tuo rapporto con Maradona?
Maradona era inarrivabile, da lui potevo imparare tanto, non ho giocato tantissimo, ma ho imparato tanto da lui nel Napoli.Io lo interpreto come l’anno più importante della mia carriera. Lui era il miglior giocatore al mondo e avere la fortuna di vederlo giocare era un opportunità incredibile. Per me è stata la mia più grossa fortuna. La gente non immagina quello che faceva vedere in allenamento, faceva delle giocate assurde, vedevo delle cose che sognavo solamente
Tu hai caratteristiche simili a lui e ti sei trovato nell’ingrato compito  di doverlo sostituire.
Io non ho mai avuto la presunzione di doverlo sostituire. Ho cercato di ritagliarmi un ruolo. Non potevo fare quello che faceva Maradona, ma ho aggiunto qualcosa al ruolo, di essere dinamico, di giocare per la squadra. I giocatori non hanno mai preteso quello che faceva Maradona e questo mi ha permesso di giocare con tranquillità. Sei diventato il loro begnamino. La gente mi ha adottato, pur all’inizio non giocando titolare ,mi hanno incitato, per un ragazzo agli inizi erano cose troppo importanti.
Cosa ne pensi di Francesco Totti?
E’ un giocatore straordinario, ha una visione di gioco pari a pochi, sa già cosa fare prima che arrivi la palla. L’ho sempre ammirato. Le sue difficoltà sono legate all’aspetto fisico. Oggi anche se sei bravo devi reggere il ritmo e questo è il problema di Francesco, so che ha avuto difficoltà con la schiena, ma rimane un giocatore delizioso.
Quale è stato invece il suo rapporto con Ranieri?
L’ho avuto a Napoli e al Chelsea verso la fine della mia carriera. Lui da il meglio con una squadra giovane. Mi dispiace che la sua esperienza dopo l’anno scorso sia andata cosi. La Roma ha attraversato difficoltà anche a livello societario e questo incide, ma effettivamente dalla Roma ci aspettavamo di più. Peccato.
La tua cessione al Parma è stato un sacrificio che il Napoli ha dovuto fare per risanare la sua situazione economica?
Le fortune il Parma se le stava già costruendo, il mio è stato un investimento in più, per portare la squadra ad essere competitiva per i  primi posti. Non abbiamo vinto il titolo ma ci siamo andati vicini e abbiamo espresso un buon calcio ed è stato un peccato. Purtroppo abbiamo trovato prima il Milan l’anno prima e poi la Juve che erano troppo più forti di noi.
The Sun ti inserisce nella classifica dei  dieci artisti del pallone.
Quello è stato il passaggio più importante della carriera. Lì ho dato il meglio e ho ricevuto il massimo. L’hanno precedente avevo avuto difficoltà a Parma, gli Europei erano andati male, volevo provare a dare di più a dimostrarlo a me stesso e a tutti. Abbiamo vinto l’ FA Cup.
La tua esperienza da allenatore?
Il mondo dell’allenatore é un mondo più complicato, puoi aver giocato a calcio tanti anni e poi affronti questo nuovo ruolo devi ricominciare da zero. Affascinante ma difficile.
Qual’ era il tuo rapporto con gli allenatori?
Ho avuto un ottimo rapporto con tutti. Anche con Sacchi. All’inizio giocavo poco con lui e non mi piaceva, ma devo ammettere che davanti a me avevo Roberto Baggio che faceva la differenza. Comunque avevamo un rapporto di stima con Baggio, ma il problema era che in quegli anni Sacchi non comprendeva il nostro utilizzo insieme. Io dovevo giocare sull’esterno e avevo delle altre caratteristiche. Comnuque il suo modulo era quello e tanto di cappello a lui.
Chi è il giocatore straniero più forte secondo te in Italia?
Eto. A  livello italiano mi piace Ranocchia anche perché io e Casiraghi lo abbiamo avuto con l’U21 , ma anche Rossi in Spagna.
Ti ci rivedi in lui?
Rivedo me nella prima fase della carriera .Anch’io ero più attaccante che centrocampista, ma all’inizio ero più un finalizzatore,poi ho imparato a diventare un assist-man.
Ti aspetti un esperienza da allenatore nello campionato italiano?
Non è escluso, mi sto formando e sto cercando di acquisire quelle capacità necessarie per farlo. Perchè no.

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